Laboratorio Oliena
Un progetto di Arte Pubblica e Rigenerazione Urbana e Sociale
di Paolo Riolzi, Laboratorio Permanente Innesti Urbani / Restart
Committente: Oliena Centro associazione Culturale
Coordinamento scientifico: Innesti Urbani / Restart
Giuseppe Boi _ Architecture and Urban Design_Ph.D – Politecnico di Milano
Barbara Camocini _ Dipartimento di Design – Politecnico di Milano
Laura Daglio _ Dipartimento ABC – Politecnico di Milano
Roberto Podda _ XJTLU_Xi'an Jiaotong - Liverpool University
Con il contributo di Fondazione Sardegna e con il supporto del Comune di Oliena
Il progetto di arte pubblica e rigenerazione urbana e sociale si inserisce in una ricerca che il Politecnico di Milano e Innesti Urbani ha condotto sul territorio di Oliena, in Barbagia, a partire dal 2016.
A luglio 2024 Paolo Riolzi è stato invitato a realizzare un progetto di arte pubblica e rigenerazione urbana e sociale che guardava a un territorio più ampio rispetto al centro matrice che era già stato oggetto di studio e sperimentazione. Il primo passo è stato quello di capitalizzare il lavoro svolto negli anni precedenti attraverso la costituzione di un Laboratorio Permanente e la disponibilità di uno spazio fisico, l’auditorium, come sede per poter programmare le attività e come centro di aggregazione dei cittadini e delle associazioni del territorio.
Il modello proposto, per l’attività del Laboratorio Permanente, lavora su un processo di trilaterazione tra il gruppo di coordinamento, la pubblica amministrazione e gli abitanti, con il desiderio di rendere i cittadini consapevoli delle potenzialità del proprio territorio e attori della crescita culturale e economica attraverso progetti mirati.
Laboratorio Permanente, un collettivo che ha l’obiettivo di immaginare e sperimentare nuovi modelli di rigenerazione urbana e territoriale, fondati su un approccio partecipativo continuo e condiviso con la comunità locale, spazio di confronto continuo tra coordinatori, abitanti e associazioni. Laboratorio, formato da cittadini e professionisti con formazione e approcci differenti - agendo a cavallo tra architettura, arte e scienze umane - raccoglie immagini, registra storie, percorre sentieri, elabora mappe, dialoga con la politica, interagisce con istituzioni culturali e musei, partecipa a convegni, progetta attività didattiche con le scuole.
Il progetto di arte pubblica e rigenerazione urbana e sociale prevede diverse azioni e pratiche:
Indagine fotografica
L’indagine fotografica coincide con la conoscenza dei cittadini, la costituzione del laboratorio, l’ascolto di narrazioni personali e collettive.
La ricerca darà come esito fotografie rappresentanti il confine tra paesaggio, geografia e sociologia urbana, essendo in larga misura il risultato dello studio del territorio e del suo attraversamento, ma anche, degli incontri con le persone, dell’ascolto delle loro storie.
Progetto Pubblico
Qui mi riconosco è un progetto pubblico realizzato dal Laboratorio Permanente insieme a
cittadini di Oliena e si traduce in una serie di ritratti autoprodotti e di racconti di persone nei luoghi per loro carichi di affetti e ricordi. La lettura del territorio attraverso le storie degli abitanti, attinge alla dimensione narrativa della trasmissione orale, un passaparola trasversale tra le generazioni. Questa pratica etnografica, la condivisione della propria storia, riattiva il senso di appartenenza e radicamento al territorio. Durante il periodo della raccolta dei materiali, fotografie e testi, i cittadini vengono invitati a partecipare a delle giornate di confronto e di dialogo.
Mostra attiva
Sarà un momento di restituzione e verifica del processo - mostra attiva - come strumento di rilancio e condivisione con i cittadini. L’obiettivo è conoscere e restituire Oliena attraverso lo sguardo di chi la vive, per immaginare insieme futuri possibili di valorizzazione e rinnovamento del territorio, dell’ambiente urbano e della comunità, rafforzando il senso di appartenenza e la cura del proprio patrimonio culturale materiale e immateriale.
Laboratori e workshop
Il laboratorio permanente allestirà gli spazi con fotografie, testi e mappe, contestualmente,
si svilupperanno dei laboratori dove i cittadini, studenti e corpo docente (scuole-università-
didattica museale) sono invitati a partecipare. Gli esiti dei laboratori, andranno ad
arricchire gli spazi espositivi e saranno oggetto di studio per la pubblicazione.
Mappe concettuali
Conclusa la raccolta delle immagini e testi del progetto partecipato Qui mi riconosco,
i partecipanti del progetto sono invitati a individuare su una mappa territoriale i luoghi
fotografati. Il posizionamento sulla carta geografica non serve a confermare il luogo nella
corretta posizione, ma a svelare ciò che le carte geografiche omettono, in sostanza il
paesaggio muta con il mutare delle azioni delle persone che lo abitano.
Infatti le mappe geografiche possono descrivere sommariamente il territorio ma non il
percepito dei suoi abitanti. Ritrovarsi sulla carta geografica è un atto di consapevolezza,
ed è proprio questa presa di coscienza, suscitata da questa pratica artistica, che induce la
comunità a credere nel potenziale del proprio territorio, riconoscendone i valori identitari.
Alberto Magnaghi nel libro il Principio Territoriale scriveva “Reimparare ad abitare,
preparare nelle coscienze, nei saperi, nelle visioni il ritorno dei luoghi, affinchè gli abitanti li
riconoscano; iniziare il pellegrinaggio verso i luoghi di ritorno”. Nel caso specifico, si dovrebbero dedicare delle risorse al ripopolamento della montagna e
nella rivitalizzazione dei paesaggi rurali storici.
Pubblicazione
Il libro racconta il processo del progetto di arte partecipata e sarà accompagnato da una serie di saggi e apparati.
Oliena Laboratory
A project of Public Art and Urban and Social Regeneration
by Paolo Riolzi, Laboratorio Permanente Innesti Urbani / Restart
Client: Oliena Centro Cultural Association
Scientific coordination: Innesti Urbani / Restart
Giuseppe Boi _ Architecture and Urban Design_Ph.D – Politecnico di Milano
Barbara Camocini _ Department of Design – Politecnico di Milano
Laura Daglio _ ABC Department – Politecnico di Milano
Roberto Podda _ XJTLU_Xi'an Jiaotong - Liverpool University
With the contribution of Fondazione Sardegna and with the support of the Municipality of Oliena
The project of public art and urban and social regeneration is part of a research that the Politecnico di Milano and Innesti Urbani have been conducting in the territory of Oliena, in Barbagia, since 2016.
In July 2024, Paolo Riolzi was invited to create a project of public art and urban and social regeneration that looked at a wider territory than the central core that had already been the subject of study and experimentation. The first step was to capitalize on the work carried out in previous years through the establishment of a Permanent Laboratory and the availability of a physical space, the auditorium, as a headquarters for programming activities and as a center for the gathering of citizens and local associations The proposed model for the activity of the Permanent Laboratory works on a process of trilateration between the coordinating group, the public administration, and the inhabitants, with the aim of making citizens aware of the potential of their territory and actors of cultural and economic growth through targeted projects.
Permanent Laboratory, a collective whose goal is to imagine and experiment with new models of urban and territorial regeneration, based on a continuous participatory approach shared with the local community — a space for ongoing dialogue between coordinators, inhabitants, and associations. The Laboratory, made up of citizens and professionals with different backgrounds and approaches — operating between architecture, art, and human sciences — collects images, records stories, walks paths, develops maps, dialogues with politics, interacts with cultural institutions and museums, takes part in conferences, and designs educational activities with schools.
The project of public art and urban and social regeneration includes various actions and practices:
Photographic survey
The photographic survey coincides with the acquaintance of citizens, the establishment of the laboratory, and the listening to personal and collective narratives. The research will result in photographs representing the boundary between landscape, geography, and urban sociology, being largely the outcome of the study of the territory and its exploration, but also of meetings with people and listening to their stories.
Public project
Qui mi riconosco (“Here I recognize myself”) is a public project carried out by the Permanent Laboratory together with the citizens of Oliena, and translates into a series of self-produced portraits and stories of people in places charged with affection and memories for them.
The reading of the territory through the stories of its inhabitants draws from the narrative dimension of oral transmission — a word-of-mouth exchange across generations. This ethnographic practice, the sharing of one’s own story, reactivates the sense of belonging and rootedness to the territory. During the period of collecting materials — photographs and texts — citizens are invited to take part in days of discussion and dialogue.
Active exhibition
This will be a moment of restitution and evaluation of the process — an active exhibition — as a tool for relaunch and sharing with citizens The goal is to get to know and represent Oliena through the gaze of those who live it, in order to imagine together possible futures for the enhancement and renewal of the territory, the urban environment, and the community, strengthening the sense of belonging and care for one’s material and immaterial cultural heritage.
Laboratories and workshops
The Permanent Laboratory will set up the spaces with photographs, texts, and maps; at the same time, workshops will be developed in which citizens, students, and teaching staff (schools–universities–museum education) will be invited to participate The results of the workshops will enrich the exhibition spaces and will be the subject of study for the publication.
Conceptual maps
Once the collection of images and texts of the participatory project Qui mi riconosco has been completed, the project participants will be invited to identify on a territorial map the places that were photographed. The positioning on the map does not serve to confirm the place in its correct location but to reveal what geographical maps omit — in essence, the landscape changes with the changing actions of the people who inhabit it. Indeed, geographical maps can roughly describe the territory but not the perceptions of its inhabitants. Finding oneself on the map is an act of awareness, and it is precisely this awareness, aroused by this artistic practice, that leads the community to believe in the potential of its own territory, recognizing its identity values. Alberto Magnaghi, in his book The Territorial Principle, wrote “Relearning to inhabit, preparing in consciousness, in knowledge, in visions the return of places, so that the inhabitants recognize them; beginning the pilgrimage toward the places of return.” In this specific case, resources should be dedicated to the repopulation of the mountain and the revitalization of historical rural landscapes.
Publication
The book tells the story of the participatory art project process and will be accompanied by a series of essays and apparatuses.